CORSO BASE DI ICONOGRAFIA PER PRINCIPIANTI


CORSO DI ICONOGRAFIA A CATANIA

CARI FRATELLI E SORELLE...

Vi diamo il benvenuto nel Blog della nostra piccola Comunità presso la Cappella del Metochion

"San Serafino di Sarov"

Carissimo/a fratello/ sorella in Cristo Gesù, forse in questo momento ti senti solo/a ed incompreso/a, o se sei rimasto/a deluso/a da tante frasi o da delle persone a te care. Se nel tuo cuore avverti il bisogno che qualcuno ti stia vicino e preghi per te o per una persona amata, se hai dubbi spirituali, economici, familiari, ecc. e, pertanto sei confuso/a ed incerto/a, permettimi di dirti che Dio vorrebbe che tu capissi e accettassi la tenerezza e l’intensità con cui Egli ti sta cercando. Egli ci invita ad affidare i nostri conflitti alla sua comprensione, le nostre sofferenze al suo amore, le nostre ferite alla sua capacità di guarire, la nostra debolezza alla sua forza, il nostro vuoto alla sua pienezza.
Egli non ha mai deluso chi si è affidato a Lui.
«Quelli che lo guardano sono illuminati, nei loro volti non c’è delusione» - Salmo 34: 5”.
Se desideri che la nostra piccola Comunità preghi per te, o vuoi ricevere una parola di conforto, o vuoi venire a pregare insieme a noi, scrivici!

La Comunità si incontra ogni Sabato alle ore 18.00 presso la Cappella privata del Parroco

Dio ti Benedica con il Suo grande Amore!



Anno liturgico

Anno Liturgico

L’anno liturgico ha inizio il giorno di Pasqua, centro del culto e della spiritualità orientale.

Chora, Anastasis
Da questa data infatti comincia il ciclo dell’oktoichos, e la lettura degli Atti degli Apostoli propedeutici alla lettura delle epistole degli Apostoli. Il Vangelo del giorno è il prologo del Vangelo di S. Giovanni (In principio era il Verbo).
L’Evangeliario – raccolta delle pericopi evangeliche – e l’Apostolos – raccolta delle letture tratte dagli Atti e dalle lettere degli Apostoli – hanno inizio da questo giorno.
Si dice spesso che l'anno liturgico incominci il primo settembre, in realtàin quella data ha inizio l’anno ecclesiastico, allineato all’inizio dell’anno civile in uso nell’impero bizantino. Dimostrazione di ciò è il fatto che il 1° settembre non segna in realtà alcuna cesura nel ciclo liturgico: la lettura del vangelo di S. Matteo prosegue sino alla successiva festa dell'Esaltazione della SS.ma Croce al 14 dello stesso mese, ed il ciclo degli otto toni non trova interruzione.
Se è vero che i Minei hanno inizio con il mese di settembre, gliimerologhi delle Chiese di Costantinopoli e di Atene prendono coerentemente il loro principio con il primo gennaio come l’anno civile. Così pure l’imerologhion dell’Eparchia di Lungro.

Suddivisioni dell'anno liturgico.

L’anno liturgico bizantino è suddiviso in vari periodi.
  • Ha inizio con il Pentikostarion da Pasqua alla meteorzia di Pentecoste.
  • Segue il periodo in cui si legge il Vangelo di S. Matteo che giunge alla festa dell’Esaltazione della SS.ma Croce;
  • da tale data cominciano le domeniche in cui si legge il Vangelo di S. Luca sino al
  • Triodion periodo di preparazione alla Pasqua.
Il ciclo delle officiature è determinato dalla coincidenza delle feste fisse, che cadono ciclicamente durante l’anno alla stessa data, e da quelle mobili la cui ricorrenza è legata alla data della Pasqua.

I cicli liturgici

 L'officiatura bizantina è determinata dal sovrapporsi ed intrecciarsi di tre cicli temporali:
  1. Ciclo delle feste mobili. Ha come base la Pasqua ed è costituito dalle feste che da essa dipendono.
  2. Ciclo delle feste fisse. È quello delle feste che ricorrono a data fissa.
  3. Ciclo settimanale. Ogni giorno della settimana bizantina ha una dedicazione:
    • La domenica è il giorno della Resurrezione del Signore
    • Il lunedì è dedicato agli Angeli.
    • Il martedì è consacrato a S. Giovanni Battista.
    • Il mercoledì (in cui si ricorda il tradimento di Giuda) ed il venerdì (ricordo della Passione) sono giorni di penitenza e digiuno per tutto l'anno.
    • Il giovedì è consacrato agli Apostoli.
    • Il sabato è destinato in particolare alla preghiera per i defunti.

Le feste

Queste possono essere:
Despotiche, ricordo di eventi della vita di Gesù Cristo:
  • Circoncisione (1° gennaio)
  • Teofania (6 gennaio)
  • Hypapantì (2 febbraio)
  • Domenica delle Palme (mobile: domenica prima di Pasqua)
  • Annunciazione (25 marzo)
  • Pasqua (mobile)
  • Ascensione (giovedì 40 giorni dopo Pasqua)
  • Pentecoste (domenica 50 giorni dopo Pasqua)
  • Trasfigurazione (6 agosto)
  • Esaltazione della SS.ma Croce (14 settembre)
  • Natale (25 dicembre)
Teomitoriche, relative alla Madre di Dio:
  • Natività di Maria, 8 settembre.
  • Presentazione al tempio, 21 novembre.
  • Concezione di Maria, 9 dicembre.
  • Maternità, 26 dicembre.
  • Deposizione della veste, 2 luglio.
  • Deposizione della cintura, 31 agosto.
Aghiasmiche, commemorazione di santi, in genere nell’anniversario della morte od in quello del trasferimento delle reliquie.
Le maggiori feste sono precedute da giorni di preparazione (preorzie) e seguite da giorni in cui continua la festa (meteorzie).
Una caratteristica dell'anno liturgico bizantino è la commemorazione anche di avvenimenti religiosi (trasferimenti di reliquie, concili) come di avvenimenti civili, (terremoti, liberazioni di assedi ecc.)

Le ore

Anche i momenti della giornata sono scanditi dalla recita delle varie officiature. La loro recita è legata al tempo reale della giornata. Sono:
  • mesoniktikon, officio di mezzanotte
  • orthros Mattutino
  • ora prima (6.00) Ringraziamento per la nuova alba e preghiera per un giorno senza peccato.
  • Ora terza (9.00) Si ricorda la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste.
  • Ora sesta (12.00) ricordo della Crocifissione.
  • Ora nona (15.00) ricordo della morte di Cristo.
  • esperinos, Vespro
  • apodipnoCompieta.
Ovviamente di norma soltanto nei monasteri questo ordine viene seguito, nelle parrocchie le celebrazioni sono limitate al Vespro ed in alcuni casi al Mattutino nei giorni di festa.
Ricordiamo che il giorno per la Chiesa bizantina ha inizio al tramonto, quindi il Vespro è la prima officiatura di una festa.

Le Quaresime

La Chiesa Bizantina conosce quattro periodi di penitenza di durata variabile in preparazione di una grande festa.
  1. La Grande Quaresima che va dal lunedì successivo alladomenica dei latticini alla Grande e Santa Settimana. La domenica viene celebrata la Divina Liturgia di S. Basilio, il mercoledì ed il venerdì la Liturgia dei Presantificati, il sabato la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo; gli altri giorni sono aliturgici; il venerdì si canta l'akathistos.
  2. La Quaresima degli Apostoli, in preparazione alla festività degli apostoli Pietro e Paolo del 29 giugno e dei dodici apostoli il giorno seguente. Ha inizio il lunedì successivo alla domenica di tutti i Santi (domenica dopo Pentecoste) e termina il 28 giugno.
  3. La Quaresima della Dormizione di Maria in preparazione di tale festa, ha inizio il primo agosto.
  4. La Quaresima di Natale che inizia quaranta giorni prima di tale festa, il 15 novembre. Talora viene detta di S. Filippo perché ha inizio nel giorno della festa di questo  Santo.

Il digiuno

La Chiesa bizantina osserva il digiuno totale il Venerdì Santo. Nella Grande Quaresima, nella quaresima di Natale e nei mercoledì e venerdì di tutto l'anno e il 14 settembre, festa dell'Esaltazione della Croce, il digiuno è limitato all'effettuazione di un solo pasto giornaliero, la sera dopo l'esperinos.

Le dodici feste

La tradizione bizantina ha fissato un elenco delle dodici feste più importanti dell'anno liturgico, sono:
  • 8 settembre, Natività della Madre di Dio.
  • 14 settembre, Esaltazione della Croce.
  • 21 novembre, Presentazione di Maria al Tempio.
  • 25 dicembre, Natale.
  • 6 gennaio, Teofania.
  • 2 febbraio, Hypapantì.
  • 25 marzo, Annunciazione.
  • 24 giugno, Natività di S. Giovanni Battista.
  • 29 giugno, Santi Pietro e Paolo.
  • 6 agosto, Trasfigurazione.
  • 15 agosto, Dormizione della Madre di Dio.
  • 29 agosto, Decapitazione di S. Giovanni Battista.
  • Domenica delle Palme.
  • Ascensione.
  • Pentecoste.
In realtà nulla accomuna liturgicamente queste feste, ed il concetto stesso di dodici feste, il cui elenco tra l'altro può variare, è essenzialmente iconografico.
L'icona “delle dodici feste” include in riquadri separati la rappresentazione tradizionale di tutte queste feste. Icone raffiguranti 12 feste, pur con qualche variante, ma mantenendo fisso il numero, costituiscono una delle rappresentazioni canoniche proprie delleiconostasi.

Perché "dodici" feste?

Non esiste una spiegazione di questo numero, certamente, non è legato al numero dei mesi: la distribuzione non è omogenea. Sono state tentate varie spiegazioni, ne citiamo due che si ricollegano entrambe all'iconografia.

Dodici Feste: tavola da iconostasi, Sinai
Dodici è un numero che si presta bene alla divisione, 12 icone possono essere raggruppate su 1, 2, 3, 4, 6, 12 tavole.
Un altra ipotesi le collega al numero degli Apostoli, non in quanto idealmente ad essi connesse, ma perché nella struttura di una iconostasi le 12 icone sono poste in luogo od in corrispondenza dei loro ritratti.

Commemorazioni particolari

La Chiesa Bizantina commemora tutti i defunti due volte l'anno: il sabato prima di Pentecoste e il sabato della seconda settimana di preparazione alla grande Quaresima.
Tutti i Santi vengono invece commemorati la domenica dopo Pentecoste.
Viene inoltre localmente solennizzato l'anniversario di consacrazione della chiesa.

Come seguire il calendario

Il Minèo è il libro liturgico contenente giorno per giorno indicazione dei santi e degli avvenimenti commemorati, con una breve biografia o narrazione storica, e i testi liturgici propri. In volumi mensili ha inizio con il mese di settembre.

Hagiologion: Icona calendario,  Sinai XIII sec.
Tutte le norme delle diverse celebrazioni si trovano nel libro del Typikòn.
L'imerològhion è invece la pubblicazione a carattere annuale predisposta dalle singole Chiese in cui sono fornite giorno per giorno indicazioni sulle modalità da osservare nell'officiatura secondo il typikon del luogo.

San serafino di Sarov

San serafino di Sarov
Salva, o Signore, ed abbi pietà degli anziani, dei giovani, dei poveri, degli orfani e delle vedove, dei disadattati, dei sofferenti, dei malati, di coloro che sono nel dolore, nelle difficoltà, nelle afflizioni, di coloro che sono rinchiusi nelle prigioni e nei luoghi di detenzione, ed innanzitutto di coloro che sono perseguitati per il tuo nome e per la fede. Ricordati di tutti loro, visitali, fortificali, dona loro presto, per la tua gloria, libertà e liberazione.